Leggendo su facebook lo scambio di battute tra una signora anziana e una giovane ecologista mi sono trovata a riflettere sulla differenza enorme tra il dire e il fare e mi sono chiesta se veramente noi di Remmondo stavamo applicando un sistema utile a superare questo gap…
La storia è semplice (vi scrivo sotto il link per curiosità): la giovane cassiera ecologista rimprovera la signora anziana accusandola di far parte della generazione che ha rovinato il mondo. La signora giustamente ribatte che il loro modo di vivere era sicuramente più sostenibile di quello attuale, anche se nessuno lo chiamava ecologico.
Tutto vero… il problema è nel trasmettere l’esatta percezione di quanto le nostre azioni quotidiane impattino sull’ambiente che ci circonda, stimolare alla riflessione che porti a un cambiamento che non sia solo a parole ma interiore, fatto di scelte e di azioni.
Una soluzione noi l’abbiamo trovata e sperimentata con successo: svolgere in aula il test dell’Impronta Ecologica.
L’Impronta Ecologica analizza il nostro stile di vita in relazione agli effetti che ha sull’ambiente e in particolare riporta il tutto al consumo di suolo. La domanda che dobbiamo farci prima di iniziare quindi è: ” Se tutte le persone del mondo vivessero come me, basterebbe questo pianeta a sostentarci?”. La risposta è scontata ma poco importa, quello che conta invece è stimolare la riflessione all’analisi e al cambiamento con un esercizio semplice ma difficilissimo….provare a far tornare i conti!
Vi lascio il link di un test se volete provare, su internet se ne trovano moltissimi….altrimenti chiamateci e lo faremo insieme!