Come far appassionare i bambini alla scuola in modo che appaia un piacere condividere le esperienze di classe e magari affrontare argomentazioni da Grandi? semplice! Il Progetto Energizziamoci, voluto dall’Istituto Comprensivo di Riano, finanziato dai fondi Regionali del Bando “Fuori Classe”, c’è riuscito, con il Partenariato del Comune di Riano, Università dell’Agraria di Riano, Anab, Altronconsumo Lazio, Associazione Museo Energia, Enel con l’Università di Roma Tre, Greeme, il Nuovo e Remmondo.
Portando in aula una didattica innovativa ricca di immagini, filmati e di laboratori scientifici ed artistici, dando la possibilità di affrontare argomentazioni prettamente scientifiche e tecnologiche come la costruzione di pannelli fotovoltaici ai frutti di bosco, mettendo al centro la Sperimentazione “si apprende in modo da non dimenticare se la sperimentazione riesce a rapirti perché tu sei parte importante dell’esperienza nel porre ipotesi, confermandole o smentendole”.
Una didattica inclusiva che ha sfruttato la manualità e la vena artistica dei bambini per confezionare un libro sull’Energia, riassumendo così i concetti appresi.
Gli esami si sa sono sempre noiosi per tutti e gli indicatori di progetto frasi oscure ma necessarie.
Come capire allora se davvero un’iniziativa ha raggiunto i suoi scopi, se davvero i ragazzi hanno appreso le lezioni e i genitori sono stati coinvolti?
Un finale a sorpresa è quello che ha concluso il progetto il 28 Maggio, all’insegna del gioco all’aria aperta, con una mega caccia al tesoro nel Parco de La Rosta di Riano. Un modo nuovo e divertente di valutare l’apprendimento e dare la possibilità ai genitori di vivere la scuola in modo attivo, infatti gli indizi per ricercare i biglietti si ottenevano solo dopo aver superato le prove di esame.
Tanto entusiasmo e partecipazione da parte di tutti e alla fine una meritata merenda offerta dall’Università dell’Agraria di Riano, partner del progetto.
Un grazie al corpo docente, all’associazione dei carabinieri in pensione che hanno vigilato il Parco, al centro anziani che è rimasto aperto per l’occasione, all’Assessorato della Pubblica Istruzione che ha appoggiato il progetto ed offerto le scatole gioco sull’energia, a tutti gli organi di stampa che hanno dato ampia visibilità ad una bella esperienza da ripetere, agli esperti di Remmondo che hanno organizzato e gestito l’evento, all’Enel che tramite il Prof. Buongiorno dell’Università di Roma Tre e la Professoressa Renata Negri dell’Associazione Museo Energia hanno distribuito i cappellini e ovviamente ai bambini che riescono sempre a stupirti e a stupirsi.